Ci vuole un preambolo per la rimacinata, è una farina leggera, è una farina che se non la fate sfibrare troppo con lunghissime lievitazioni riesce bene. Una farina adatta a lievitazioni in giornata che non significa in 3 ore ma in 8/12. Secondo la mia esperienza, meno sbalzi termici sente e meglio è. Niente frigo ne tanto meno celle di lievitazioe e altre diavolerie simili. Lasciatela lavorare nature…
I tempi come sempre dipendono dalla quantità di lievito e dalle temperatura climatiche, un semola in estate, anche con pochissimo lievito, può essere pronto da infornare in 6 ore, in pieno inverno 9/12. Questo aspetto è fondamentale, quando lavorate la rimacinata dovete dimenticare tutto quello che applicate ad altre farine, farla passare di lievitazione pensando di far bene può compromette il risultato irrimediabilmente.
” Meglio anticipare di 30′ che tardare, anche di poco”. Questo vale per entrambe le fasi di maturazione di punta e appretto.
In questo pane ho usato una rimacinata siciliana del Molino Putrino gestito da due anziani fratelli mugnai, macinano grano duro che cresce ai piedi dell’Etna ed è la migliore in assoluto che io abbia lavorato ed assaggiato.
Ma ci sono moltissime buone farine da banco, basta saper scegliere e quando ne avete provata una che vi soddisfa non cambiatela. Solo usando la stessa farina, con il tempo e l’esperienza, ne potrete ricavare il meglio. Sappiate che la semola non è un pane facile quindi armatevi di pazienza e non scoraggiatevi.
Ingredienti.
600g di Semola rimacinata Selezione Casillo
480g di acqua
3g di lievito di birra secco istantaneo oppure 9g fresco. Per chi vuole usare PM o LI.coli calcoli il 20% sulle farine.
Procedimento.
Con 300g di farina, 300g di acqua e il lievito preparare un prefermento che lascerete raddoppiare.
Contemporaneamente con la restante farina (300g) preparate un autolisi aggiungendo 180g di acqua e 15g di sale. Mescolare accuratamente e sigillate entrambi i contenitori.
Impasto.
Una volta raddoppiato il prefermento versatelo nella ciotola dell’impastatrice insieme all’autolisi e fate incordare al minimo della velocità, non fate scaldare l’impasto e non incordatelo troppo. Deve essere leggermente appiccicoso ma si deve staccare dalle pareti con facilità. fermate spesso la macchina e controllatelo. Non fatelo stressare con incordature pazzesche.
Ora versatelo sul tavolo e con le mani umide date un paio, o più pieghe a tre ogni 15′ fino a quando non avrete rinforzato a mano la maglia glutinica, fino a che non sarò sodo ma morbido e ben idradato, cercate di non aggiungere troppa farina. Aiutatevi con le mani umide e il tarocco. Se proprio occore usatene poca per spolverare il tavolo di lavoro.
Una volta compatto mettetelo in un contenitore unto che lo contenga per la metà, cosi riuscirete a calcolare meglio il raddoppio, meglio se alto e stretto. Sigillate e lasciatelo a TA fino a quasi il raddoppio. Attenzione ho scritto quasi raddoppio.
Accendete ora il forno al massimo con un pentolino di acqua sul fondo
Versate l’impasto delicatamente sul piano di lavoro e senza schiacciarlo prendete i lembi delicatamente e formate a fiore, come per panielli della Napoli pizzicando la pasta e assicurandosi che sia ben chiuso, ora capovolgete e pirlate sempre delicatamente, non cercate di alzarlo troppo, lo farà da solo in cottura. Ponetelo sulla teglia ricoperta di carta forno oppure sulla pala , sempre con carta forno, se usate refrattaria (consigliata) Spolverare con semola e copritelo con un telo.
Cottura
Far lievitare 60′ , il forno sarà pronto e potete cuocere, se volete potete incidere il pane.
20′ con pentolino
40′ 180 senza vapore e sfilando via la carta forno
10′ sempre a 180 con ventilato o a spiffero ( se in questa fase riuscite a metterlo in piedi poggiato sulla parete del forno, si asciugherà bene anche sotto)
Il pane è cotto bene quando bussando sulla parte sotto emette un suono come quello di una parete vuota all’interno.
Buon lavoro
Barbara buongiorno.
Hai un video con cui mostri come unire prefermento ed autolisi nella impastatrice, facendo assorbire bene i liquidi ? Grazie
https://officinacruscaurbana.wordpress.com/2017/04/27/semola-in-purezza/
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Ciao Luca. Se metti in autolisi facendo bere bene tutta l’acqua , impastando senza lasciare troppo grezzo non dovresti aver problemi ad impastare
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